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    Le valenze socio-economiche  
 

 

 

La provincia iblea costituisce il polo agricolo siciliano per eccellenza, con quota rilevante di imprese assorbite dal settore, il 36.7%, più che doppia della media nazionale.
Poco consistente l'industria, legata prevalentemente alla trasformazione dei prodotti agricoli e lattiero-caseari locali, favorite dalla crescente disponibilità di materie prime. Il tessuto produttivo rileva una dinamica in linea con la media italiana e appare fortemente consolidato, strutturato in piccole e piccolissime imprese, prevalentemente individuali, e con una discreta connotazione artigiana.
Il peso del valore prodotto da Ragusa sul totale nazionale è esiguo, appena lo 0,39%. La provincia tuttavia presenta un profilo caratteristico nel contesto italiano, dato il contributo considerevole offerto dall'agricoltura alla formazione della ricchezza locale, conseguendo il primato nazionale con una quota del 21%, sette volte maggiore del corrispondente dato italiano e con una netta prevalenza delle coltivazioni erbacee (4° posto nel contesto delle 103 province).
Importante anche l'apporto dell'artigianato, con il 7.8% del totale, inferiore alla media italiana, ma primo in ambito regionale.

L’agricoltura, a fronte di una rilevante differenziazione delle tipologie produttive e di una rilevante capacità produttiva, basata su una micro- imprenditorialità diffusa, esiste una limitazione sul piano della commercializzazione verso i mercati di destinazione finale e della integrazione verso la trasformazione industriale dei prodotti agricoli locali. Anche il terziario si caratterizza per i servizi di tipo tradizionale.
Prevalgono le strutture commerciali all’ingrosso e al dettaglio. Sono ancora limitate le presenze di forme moderne di commercializzazione.


Anche il terziario si caratterizza per i servizi di tipo tradizionale, con bassi livelli di contenuto innovativo e di capacità di stimolo e di supporto allo sviluppo del sistema industriale ed agricolo. Prevalgano nettamente le strutture commerciali all'ingrosso e al dettaglio. E' ancora limitata la presenza di forme moderne di commercializzazione, quali i grandi poli commerciali integrati e le strutture della grande distribuzione in genere.


Per il turismo si nota un forte squilibrio fra il potenziale di attrazione turistica del territorio (risorse naturali, paesistiche, culturali, storiche, ecc.) e il tasso del loro utilizzo dei turisti.Le molteplici ragioni si legano al basso sviluppo delle strutture ricettive, delle infrastrutture per il divertimento (parchi acquatici, discoteche, impianti sportivi, ecc.) e soprattutto alla inadeguatezza delle infrastrutture di trasporto e di mobilità, che limitano fortemente l'accesso alla Provincia, dall'Italia e dall'estero, ai potenziali turisti.

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