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Ambito costiero
Ambito montano

 


Caratteri morfologici primari dei principali nuclei storici

Monterosso Almo, sulla strada per Catania, a presidio di un articolato territorio montano, ricco di acque. Giarratana, a presidio dell’impluvio in prossimità delle sorgenti dell’Irminio, protetto da crinali montuosi e collinari che circondano il territorio fertile. Chiaramonte Gulfi, presidio del tavolato ibleo verso il bassopiano, controlla la parte alta dello stesso. Acate, sull’orlo del terrazzo fluviale del Dirillo, presidia l’estremo del bassopiano vittoriese; controlla, al pari di altre città del nisseno, la valle fluviale. Vittoria, la nuova fondazione nella pianura come atto di possesso e programma futuro di sfruttamento intenso della risorsa. Comiso, territorialmente compresa, e compressa, tra la valle dell’Ippari ed il versante del tavolato Ibleo, la cui pietra è ragione insediativa primaria. Ragusa, segno dell’acquisizione di importanza dell’economia rurale dell’altopiano, con cui intrattiene uno stretto rapporto visivo, e di diminuzione delle necessità di difesa dalle incursioni. Modica, nascosta e protetta nella valle dell’omonima fiumare, ma al centro delle relazioni territoriali. Santa Croce Camerina, segno della colonizzazione rurale di territori fertili della fascia costiera. Scicli, intrattiene, protetta nella ricca confluenza di differenti cave, rapporti di prossimità, e di visibilità, con il territorio costiero fertile e con gli scali marini. Ispica, sull’antica via per Noto e Siracusa, sull’orlo dell’altopiano, a presidio dell’ingresso nella Cava d’Ispica (la forza) e di controllo sui sottostanti campi fertili. Pozzallo, antico scalo, terminale dello storico percorso verso Noto e Siracusa, con scarso retroterra territoriale data la sua vocazione storicamente marittima.

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