L’iter per la formazione del P.T.P. veniva avviato da questa Provincia con l’adozione della Deliberazione di G.P. n. 996 del 25.05.1993, con la quale veniva istituito un Ufficio di Piano destinato non solo a dare un supporto alla attività di progettazione nella varie fasi di acquisizione ed informatizzazione dei dati di base, ma anche a garantire la corretta attuazione delle previsioni progettuali ed a organizzare le istanze provenienti dall’esterno in previsione della verifica del piano e delle sue rielaborazioni alle scadenze di Legge.-
Sotto il profilo progettuale, la redazione del P.T.P. veniva concretamente avviata fra l’Agosto del 1995 ed il Maggio del 1996, periodo in cui venivano individuati gli specialisti incaricati per i seguenti ambiti:
- progettazione territoriale e del coordinamento scientifico (Prof. Bruno Gabrielli ed Arch.tto Paolo Fusero) - Deliberazione di G.P. n.1476 del 08.08.1995;
- sistema dei beni culturali, naturalistici ed ambientali, (Prof. Giuseppe Gambirasio ed Arch. Filippo Simonetti) - Deliberazione di G.P. n.893 del 30.05.96;
- raccolta ed al trattamento dei dati nonché alla elaborazione ed inizializzazione di un Sistema Informativo Territoriale (Arch.tto Ernesto Scattolini) - Deliberazione di G.P. n.894 del 30.05.96.-
Con l’equipe di coordinamento e di progettazione veniva altresì individuato il programma di lavoro del P.T.P., approvato in uno alla precitata deliberazione di G.P. n. 1476 del 08.08.95, con il quale venivano definiti i criteri informatori essenziali dell’azione progettuale, nonché le varie fasi di attuazione dell’azione stessa.-
I progettisti hanno quindi predisposto un primo documento di carattere metodologico, denominato “Schema di massima del P.T.P.”, approvato dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n.159 del 11.10.1996, approvata dalla CO.RE.CO. centrale con provvedimento n.14457/14062 del 14.11.96, con il quale venivano definiti i contenuti metodologici attraverso cui pervenire al P.T.P., fra l’altro individuando una prima articolazione in “progetti strategici”.-
Contemporaneamente, in accordo al programma di lavoro predisposto dal coordinamento, l’Amministrazione avviava le indagini conoscitive per i vari ambiti strategici di intervento sul territorio, via via commissionando a specialisti esterni i seguenti studi di Settore:
- Geologia
- Idrologia - Idrogeologia
- Mobilità, trasporti e traffico
- Cave e miniere
- Agricoltura e foreste
- Socio-Economia
- Turismo
- Inquinamento
L’equipe di progettazione predisponeva quindi il documento intermedio della pianificazione, denominato “Il sistema ibleo - Rapporto preliminare del P.T.P.”, con il quale veniva formulata una valutazione critica circa le prospettive della pianificazione territoriale a livello provinciale, una valutazione generale sugli indirizzi urbanistici a livello regionale e sui vincoli territoriali, la caratterizzazione del territorio sotto il profilo di un possibile riassetto territoriale, nonché l’approfondimento delle strategie già approvate con il documento iniziale, fra cui una più complessa articolazione in programmi di settore, progetti speciali e piani d’area.-
Tale documento intermedio, in relazione alla rilevanza delle problematiche trattate ed in adempimento alle prescrizioni di cui all’art.5, comma3, della L.R. n.48 del 11.12.91, veniva preliminarmente assoggettato ad una ampia divulgazione presso tutti i soggetti, istituzionali e non, comunque coinvolti nella gestione del territorio, ed, in ultimo, presso gli operatori interessati, mediante un Consiglio Provinciale aperto appositamente indetto nelle giornate del 10-11 Novembre 1997.-
Il documento veniva quindi approvato dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n.139 del 14.11.1997.-
Lo staff di progettazione e coordinamento consegnava quindi a questa Amministrazione il progetto definitivo del Piano, con lettera in data 14.11.98, assunta al prot. con il n.50839 del 18.11.98.-
Con specifico riferimento
all’iter di adozione e di approvazione del Piano, non espressamente previsto
dalle norme istitutive, la Circolare A.R.T.A. n.3909 del 20.01.93 rileva che
esso, in quanto è da considerarsi come piano intercomunale di settore avente
specifica finalità di pianificazione urbanistica riguardo a determinate
categorie di opere pubbliche, non può che assoggettarsi alle procedure di
pubblicazione ed approvazione previste per il piano regolatore generale ai
sensi della L.R. 27.12.87, n.71.
In accordo a tali direttive, con Deliberazione n.741 del 31.08.99, esecutiva ai sensi di Legge, la Giunta Provinciale deliberava la presa d'atto del progetto di Piano Territoriale Provinciale e avviava le procedure per l'approvazione definitiva.
Con successiva Deliberazione n.142 del 21.07.2000, il Consiglio Provinciale procedeva quindi alla adozione del Piano.- In sede di adozione, il progetto elaborato dalla equipe professionale coordinata dal Prof. B. Gabrielli e dall’Arch.tto P. Fusero veniva integrato con l’introduzione di alcuni emendamenti, quali risultano dall’allegato fascicolo “Il Sistema Ibleo – Piano Territoriale Provinciale – Emendamenti”, e relativi elaborati cartografici.-
Questa Provincia avviava quindi le procedure di evidenza di cui all’art.3 della L.R. 27.12.78, n.71.- In esito alla avvenuta pubblicazione nei modi di Legge, entro i termini prescritti pervenivano all’Amministrazione n.29 osservazioni e/o proposte da parte di vari soggetti comunque interessati, come da allegato fascicolo “Il Sistema Ibleo – Piano Territoriale Provinciale – Emendamenti”, e relativi elaborati cartografici, riguardo alle quali questa Amministrazione formulava le proprie deduzioni con Deliberazione di C.P. n.9 del 28.02.2001.-
Con nota prot. n.18316 del 21.03.2001 tutti gli elaborati del P.T.P. adottato, e le deduzioni formulate in esito al procedimento di evidenza, venivano quindi trasmesse all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per gli ulteriori provvedimento finalizzati alla approvazione.-
Con successiva nota prot. n.32379 del 23.05.2001 il gruppo 24° dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente richiedeva che, relativamente alle azioni di carattere prescrittivo ( c.d. azioni dirette) il Piano venisse munito del parere di cui all’art.13 della Legge 012.02.64, n.74, da parte del competente Ufficio del Genio Civile.
In ottemperanza a tale richiesta, con nota prot. n.35433 del 21 giugno 2001 questa Provincia trasmetteva gli elaborati del Piano all'Ufficio del Genio Civile di Ragusa per la acquisizione del parere richiesto.- Il parere veniva favorevolmente reso con provvedimento prot. n.17105 del 19.09.2001 e relativo visto sugli atti trasmessi.-
Successivamente, con nota prot. n.54417 del 26.09.2001 l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente - Dipartimento Regionale Urbanistica fornisce un articolato riscontro a tale richiesta, e, nell’evidenziare che il parere del Genio Civile ex art. 13 della legge n. 64/74, anche se non previsto dall’art. 12 della L.R. 9/86 né dall’art.5 della L.R. 48/91, non possa non essere acquisito anche nella fattispecie del Piano Territoriale Provinciale in quanto le relative previsioni costituiscono varianti ai piani comunali, esprime il proprio avviso nel senso che “dovrà procedersi all’annullamento in autotutela della precedente delibera di adozione ed a riadottare lo stesso (piano)”.-
Con la stessa nota il D.R.U. riteva peraltro di dovere sottoporre la questione anche all’Ufficio Legislativo e Legale della Presidenza della Regione, affinché esprimesse il proprio avviso circa le considerazioni formulate.-
Quantunque dissentendo
sulle argomentazioni formulate dal D.RU. (relazione di questo stesso Ufficio
prot. n.52238 del 02.10.2001), nell'intento tuttavia di assicurare la massima
economia della azione amministrativa avviata, e quindi conseguire al più
presto, attraverso una adeguata ri-organizzazione territoriale, quelle
condizioni infrastrutturali atte a sostenere gli obiettivi di crescita
socio-economica della Provincia, questa Amministrazione riteneva di dovere
aderire alla richiesta suddetta e conseguentemente, con Deliberazione
Commissariale n.51 del 08.10.2001 la Provincia procedeva quindi alla riadozione
del Piano.-
Riavviate quindi le procedure di evidenza di cui all’art.3
della L.R. 27.12.78, n.71, in esito alla avvenuta pubblicazione nei modi di
Legge, entro i termini prescritti pervenivano all’Amministrazione n.33
osservazioni e/o proposte da parte di vari soggetti comunque interessati,
riguardo alle quali questa Amministrazione
formulava le proprie deduzioni con Deliberazione Commissariale n.71 del
26.11.2001.-
Con nota prot. 67453 del 04.12.2001, tutti gli elaborati del
P.T.P. adottato, e le controdeduzioni formulate in esito al procedimento di
evidenza., venivano quindi trasmesse all'Assessorato Regionale Territorio e
Ambiente per gli ulteriori provvedimenti finalizzati alla sua approvazione,
secondo la procedura di cui all'art. 4 della L.R. 27.12.1978, n. 71.-
Con nota prot. n. 164 del 08.1.03 l'Unità Operativa 1.1 (Servizio 1) del Dipartimento Regionale Urbanistica trasmetteva la propria relazione istruttoria unitamente agli elaborati di Piano al Consiglio Regionale dell'Urbanistica per il parere di competenza.-
Il C.R.U. esprimeva il proprio parere in data 13 febbraio 2003 con il voto n. 95, successivamente trasmesso a questa Provincia con nota prot. n. 16457 del 12 marzo 2003.- Con il suddetto parere il C.R.U. formulava fra l’altro n.11 rilievi del CRU riguardanti la tutela delle aree di interesse ambientale, il settore del sistema cave e il settore sulla viabilità, nonché le 33 osservazioni al PTP pervenute entro i termini e ulteriori n.13 osservazioni pervenute fuori termine.-
Il Consiglio Provinciale con Deliberazione n. 120 del suddetto 29 luglio 2003, adottava le proprie osservazioni e deduzioni in ordine al suddetto parere del CRU reso con voto n. 95/2003.-
Il Consiglio Regionale Urbanistica, sulla scorta di quanto dedotto e rappresentato con proposta n.304 del 25.09.2003 dall'Unità Operativa 1.1 (Servizio 1) del Dipartimento Regionale Urbanistica, con voto n. 231 del 25 settembre 2003 esprimeva il proprio parere definitivo.-
Con Decreto Dirigenziale n.1376 del 24 novembre 2003, pubblicato sulla G.U.R.S. n.3 del 16.01.2004, l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente procedeva infine alla definitiva approvazione del Piano Territoriale Provinciale di questa Provincia, con le integrazioni e modifiche conseguenti al procedimento di evidenza sopra illustrato.-
Con successiva Deliberazione
Consiliare n.72 del 15.07.2004, adottata in attuazione dell’art.5 del suddetto
D.D. di approvazione, il Consiglio Provinciale procedeva in ultimo alla presa
d’atto della modifiche ed integrazioni
introdotte dallo stesso provvedimento di approvazione, approvando gli atti
definitivi conseguentemente modificati ed integrati.-